Sei davanti alla casa della famiglia Braga. Sono tre le vittime: Ferruccia di 4 anni, la zia e la nonna paterna.
Qui c’erano le case e le stalle dei fratelli Braga – Panéc’. Sotto avevano la cucina e al piano di sopra le camere.
I nonni si trasferivano in questo posto per tutta l’estate, dalla primavera fino a ottobre. Avevano sei mucche e intorno i prati, ora invasi dalla vegetazione. C’erano anche tanti frutteti.
Il 9 ottobre, mia sorella Ferruccia stava qui e io invece a Erto perché l’indomani era il mio settimo compleanno.
Quella mattina del 9 andai a trovarla in moto con Patrizio, il panettiere.
– Andiamo da tua sorella.
Anche Ferruccia voleva rientrare in paese ma Patrizio la convinse a rimanere lì.
– No, dai domani veniamo a prenderti e festeggiamo insieme.
E invece successe il disastro e non la rividi più.
Da allora, ogni 9 ottobre veniamo qui a pulire il pavimento rimasto e a deporre i fiori. In questa sorta di tabernacolo che abbiamo innalzato, accendiamo le candele.
Maria Paola
Io con i miei genitori andavo in Lirón e spesso mi fermavo da Ferruccia. Giocavamo nel cortile di casa sua. Anche quel 9 ottobre sono passato di lì. Io volevo fermarmi a dormire da lei, ma mia mamma a tutti i costi volle riportarmi a Erto.
Pierino
La zia di Ferruccia, Menìna ha raccontato con le lacrime agli occhi che cosa hanno provato lei e la sorella Pierina in quei momenti del disastro essendo in paese lontane dalla piccola.
Andavo avanti e indietro, ci facevamo caffé, si beveva aspettando la luce del giorno.
Io andavo da casa mia, alla casa di Śép dal Moro; abitava proprio di fronte a Prada e non poteva muoversi tanto perché gli avevano amputato una gamba e gli chiedevo:
– Hai paura?
Lui mi tranquilizzava. Poi andavo da Cate de Braga e una volta mi disse:
– Vai in camera, prendi il binocolo e dalla finestra potrai vedere Prada.
Io dalla finestra non riuscivo a vedere niente e così andai davanti alla casa di Śép e lì… vidi, non vidi più niente.
Ormai capii che Ferruccia non c’era più. Corsi a casa e a mia sorella dissi:
– Piangi, disperati, ammazzati, fai quello che vuoi, Ferruccia non c’è più.
Menìna de la Stéla
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