IL BOSCO VECCHIO

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Stai entrando nel Bosco Vecchio.

Il passaggio dell’onda rese il territorio deserto e brullo, una pietraia. Ora la natura ha rimarginato le sue ferite con una rigogliosa vegetazione.

Alcuni alberi più resistenti, nati sulla sommità della frana e già adulti al momento del crollo, soprattutto pini e larici, sono riusciti a sopravvivere seppur in gran parte sradicati. Sono inclinati verso monte, innalzando al cielo la cima e molti rami sui tronchi sono cresciuti in verticale dalla pianta madre, dalla quale prendono il nutrimento. Molti di questi alberi sono già morti o morenti poiché una nuova vegetazione inevitabilmente cancellerà questi testimoni vegetali della tragedia.

– Quando vengo qui credo in qualcosa.

– Negli alberi?

– È facile nel Bosco Vecchio credere negli alberi…Siediti, ascoltali.

– Non sui rami. Non serve dar loro altro peso. Si sono inclinati alla montagna. Volevano provare a tenerla su. A cucirne la ferita.

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