UNO SGUARDO VERSO LE SPESSE
Il paesaggio racconta quello che gli abitanti di Pineda vedevano intorno a loro: il borgo di Casso, arroccato a sinistra sopra la parete di roccia, Erto a destra; la costruzione della diga, nascosta oggi dalla frana, il lago che cresceva costringendo molte famiglie ad andarsene. E al centro l’abitato delle Spesse, la frazione più popolosa di Erto. Fu completamente cancellata dall’onda che risparmiò solo due schiere di case. Gli abitanti erano fuggiti verso l’alto, ignari di essere gli unici sopravvissuti. Le vittime furono 67, di cui una ritrovata subito, un’altra nel 1966 durante lo svuotamento del lago. Gli altri non ebbero mai sepoltura.
La casa che vedi sotto alle altre fu invece costruita dopo la catastrofe da un superstite che aveva perso quasi tutta la famiglia la notte del disastro. La sorella che abitava in Pineda cercava di scrutare nella notte un segno di speranza.
…per tutta la notte io andavo e venivo, un pensiero mi assillava, volevo vedere la casa dei miei che era proprio di fronte, al di là del lago. Ditin cercava di rassicurarmi dicendomi che non era successo niente, ma io non vedevo l’ora che si facesse giorno. All’alba vidi che dov’era la mia casa paterna non c’era più niente. – Io me ne vado – dicevo e dovevo trattenere le lacrime perchè i miei due figli erano piccoli. Intanto cominciavano ad arrivare gli elicotteri ed i militari.
Franca de Benéto
Desolazione, incredulità, disperazione nelle parole di Nani dal Brómbol quando, partendo dal centro storico risparmiato dall’onda, arriva alle Spesse.
Arrivò il nostro brigadiere Antonio Zuccalà e con lui partimmo per le Spesse. Al bivio la strada era piantonata dagli uomini della SADE. Il brigadiere non si curò delle loro intimazioni e passammo dopo aver declinato i nostri nomi a quegli incaricati, Il brigadiere disse: “Partiamo ma non abbiamo la sicurezza di poter tornare”.
Unendoci al sottufficiale, in silenzio ci avviammo.
Incominciammo a trovare materassi, pezzi di mobili, serramenti, oggetti vari, piccole scarpine da bambino.
Il cuore si stringeva sempre più.
Il brigadiere ci invitò a cercare eventuali corpi umani fra tutto quel groviglio di disperate cose. Non trovammo niente.
Arrivati alle Spesse non c’era più nulla. Il costone che ospitava l’abitato era irriconoscibile.
Non era ancora mezzanotte.
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