LA FRANA

Ascolta l'audio

Il suolo che stai calpestando di fronte al paese di Casso, è la sommità della grande frana staccatasi dal monte Toc. Sei a trecento metri sopra il fondovalle originario dove scorreva il torrente Vajont. La strada che si percorre attualmente fu costruita sulla frana stessa, nelle settimane immediatamente successive al disastro, per raggiungere le borgate rimaste isolate e consentire la ricerca delle vittime e non corrisponde al percorso originario con il quale si ricongiunge solo al limite della frana.

Lungo il nostro percorso in alcuni punti si intravedono degli alberi da frutta: noci, susini e meli storicamente messi a dimora in prossimità delle abitazioni.

Il Toc era abitato nella bella stagione dalle famiglie di Casso che si occupavano della fienagione e delle attività agricole.

…..A primavera si partiva e si andava sul Toc con le bestie, con tutto. Bisognava andare giù al Colombér e poi su.

Ma erano sacrifici che si facevano volentieri. E poi sai è un paese di montagna e si lavorava tutto a schiena.

Su questo benedetto Toc si stava benissimo perché non era come a Casso che ci sono questi terrazzamenti, queste muraglie. Era tutto prato liscio, si faceva tanto fieno, si viveva bene. Non c’era lusso, c’erano queste case di una volta, ma si viveva benissimo.

Dopo hanno detto che facevano questa diga.

A noi sembrava anche utile perché ho detto chiudono un po’ di strade. Ci hanno fatto la passerella, non ci sembrava vero, si accorciava tanto per andare sul Toc. Invece è successo quello che è successo. Dopo, quando eravamo su questo benedetto Toc ha cominciato a tremare la terra, ogni tanto tremava e non si sapeva che cos’era. Si sentiva, quando andava dentro l’acqua, sotto veniva il terremoto. Bon, abbiamo continuato ad andare avanti fin che abbiamo visto le crepe. Dove c’era quella M sono andata a vedere, c’era una voragine che bisognava andare via di corsa.

Si andava sul Toc con le bestie e si stava lì da aprile a maggio e ai primi di giugno si mandavano un po’ di bestie in malga. Stavano lì fino a settembre. Il 7 settembre si andava a prenderle. Invece una mucca si teneva sul Toc. Quando c’erano i nonni e i bambini piccoli si teneva una mucca a casa e si stava con i bambini su quel benedetto Toc e intanto i genitori e i giovani andavano a fieno a Casso e sulle montagne.

Con questa mucca si faceva un po’ di formaggio, il burro, avevamo il latte e si andava avanti così.

Romana

SEI OFFLINE